Turismo, dalla Regione due bandi per rilanciare la competitività

TERAMO – Rafforzare la competitività del sistema turistico regionale realizzare progetti di sviluppo che aggreghino per identità, prodotti e contesti territorialmente omogenei sono gli obiettivi di due avvisi pubblici finanziati dalla Regione con 3 milioni 200 mila euro per la fase dello start-up. L’assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio, li ha illustrati, questa mattina, a Pescara, in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni turistiche, il presidente del polo di innovazione per il Turismo ed il direttore del settore, Mario Pastore. "Si tratta di un modello di organizzazione che darà impulso alla costituzione di organismi privatistici di elevata professionalità per lo sviluppo della destinazione e del prodotto. Gli avvisi che presentiamo oggi – ha spiegato l’assessore Di Dalmazio – ridisegnano completamente l’organizzazione turistica regionale sancendo una decisa inversione di rotta nell’approccio culturale allo sviluppo del turismo abruzzese. Si traccia una linea di cesura con il passato – ha proseguito – e si concepisce una piattaforma in grado di esaltare realmente la vocazione e le potenzialità turistiche della regione ponendo al centro delle dinamiche di sviluppo gli operatori. A nulla valgono le vecchie logiche di sperpero di danari per la promozione improduttiva; si entra, invece, nella logica degli investimenti per sviluppare il prodotto e commercializzarlo. Cioè per venderlo, tenendo conto delle esigenze dei mercati. I due avvisi pubblici, che saranno pubblicati a breve sul sito della Regione e sul Burat, prevedono, il finanziamento di circa 2 milioni 300 mila euro, destinati a favorire la nascita delle destinazioni territoriali (DMC), e quello di 900 mila euro circa a beneficio delle linee di prodotto (PMC). Per la costituzione delle DMC, che hanno una funzione di sviluppo, di organizzazione e di fruizione dei servizi della destinazione, sarà necessaria una struttura consortile con un capitale sociale significativo e con un minimo di partecipanti diverso a seconda della tipologia di aggregazione, con un numero definito di strutture ricettive. "Il discorso è finalizzato ad una aggregazione di una filiera ampia del turismo – ha rimarcato Di Dalmazio – attraverso il coinvolgimento di tutte le risorse e degli attrattori che contribuiscono ad arricchire l’offerta turistica e che dovranno essere messi a sistema in un unico progetto di sviluppo turistico di proiezione pluriennale". La destinazione individuata dovrà comprendere operatori ricadenti nei territori di almeno dieci Comuni, di cui otto contigui. La finalità è quella di costruire un progetto turistico che dovrà avere un durata pluriennale su cui poi saranno spalmati gli investimenti successivi. Per quanto riguarda, invece, le PMC, che hanno una funzione di commercializzazione ed uno sviluppo trasversale regionale, le linee di prodotto individuate sono 1) mare, 2) montagne, parchi, ecoturismo; 3) borghi, enogastronomia, artistico, culturale e religioso; 4) congressuale, business e grandi eventi. Sono le quattro linee di prodotto su cui si dovrà sviluppare l’attività di marketing e di commercializzazione. "Sia che le destinazioni territoriali che le linee di prodotto saranno strutture aperte, – ha concluso l’assessore – dovranno radicarsi nel territorio in maniera inclusiva ed essere in grado dialogare con i Poli di innovazione e con le Reti di impresa che si andranno a costituire e con i quali ci dovrà essere complementarietà". Per partecipare alle linee di prodotto (Pmc) occorrerà un minimo di 80 operatori, di cui almeno 32 di strutture ricettive, mentre per la costituzione delle destinazioni territoriali (Dmc) saranno sufficienti 40 operatori.